Le sculture di Antonio Rizzo a Palazzo Ducale
restaurate con il sostegno di Venetian Heritage
Venerdì 25 ottobre 2019, ore 17.00
Venezia, Palazzo Ducale
Sala dello Scrutinio
Intervengono
Luigi Brugnaro
Sindaco di Venezia
Mariacristina Gribaudi
Presidente Musei Civici di Venezia
Gabriella Belli
Direttore Musei Civici di Venezia
Peter Marino
Chairman Venetian Heritage Inc.
Ingresso su invito fino esaurimento posti disponibili
_
Antonio Rizzo fu tra i maggiori protagonisti del primo Rinascimento veneziano. Veronese d’origine – città dove non rimangono tracce dei suoi esordi – si affermò a Venezia dopo alcuni soggiorni a Padova, dove poté ammirare le sculture di Donatello nella Basilica del Santo e gli affreschi di Mantegna nella chiesa degli Eremitani. Visitò sicuramente Firenze, dove ammirò le opere di Luca della Robbia e di Desiderio da Settignano. Nel 1465 il doge Cristoforo Moro incaricò Antonio Rizzo di realizzare tre altari nella Basilica di San Marco. Nel 1469 sostituì Niccolò di Giovanni Fiorentino come capo scultore dell’Arco Foscari, sul lato prospicente il cortile di Palazzo Ducale.
Fra le statue restaurate, quella raffigurante Marte fu tra le prime sculture eseguite da Rizzo per il completamento dell’Arco Foscari entro il 1470 e rivela ancora uno stile derivato da Donatello e da Mantegna.
L’influenza di Antonio Pollaiuolo, chiaramente visibile in Adamo ed Eva, anch’essi restaurati, conferma l’ipotesi che lo scultore si sia recato una seconda volta a Firenze verso il 1470, dove vide anche la scultura classica della Venere pudica, che lo ispirò per la creazione di Eva. Le statue di Adamo ed Eva occupavano originariamente le nicchie della facciata orientale dell’Arco Foscari, di fronte alla Scala dei Giganti, nel cortile di Palazzo Ducale. Le sculture sono in marmo bianco di Carrara, materiale all’epoca molto pregiato, proveniente dalla Toscana e anticamente utilizzato per l’esecuzione di opere di grande importanza.
Già all’inizio del Novecento la superficie marmorea delle sculture si trovava in pessimo stato di conservazione a causa dell’erosione provocata dagli agenti atmosferici. Nel 1926 le sculture furono fortunatamente ricoverate all’interno di Palazzo Ducale, e al loro posto furono installate delle copie in bronzo. In alcune immagini fotografiche scattate all’inizio del Novecento, quando le sculture si trovavano ancora nella loro collocazione originaria, sono visibili gli annerimenti diffusi sulla superficie delle statue, causati dall’inquinamento atmosferico, alternati a zone bianche originate dal dilavamento dell’acqua piovana. Tali dilavamenti furono patinati artificialmente con un pigmento scuro, il quale fu applicato su tutte le sculture, probabilmente con l’intento di dare uniformità cromatica alle superfici. Sono inoltre visibili numerosi graffi lineari provocati dalle lame di ferro utilizzate per l’esecuzione delle forme in gesso, realizzate per la creazione dei calchi delle statue. Anche la statua di Marte fu sostituita da una copia in bronzo e collocata all’interno di Palazzo Ducale tra il 1960 e il 1963.
L’intervento di restauro appena concluso, ha rivelato l’originale superficie delle sculture in marmo di Carrara, le quali sono state trattate tramite la pulitura a laser.
L’intervento di restauro è stato diretto dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Venezia e Laguna e supervisionato dall’Opificio delle Pietre Dure di Firenze e da un comitato scientifico creato ad hoc.
Il restauro è stato eseguito da Jonathan Hoyte e finanziato da Venetian Heritage grazie al sostegno di Peter Marino.
L'articolo Presentazione sembra essere il primo su Palazzo Ducale.